Tajna organizacija Borba 1927-1930. Spominske poti Slovencev v Trstu

Il contenuto del libro si rifà al periodo interbellico nel Litorale, periodo di resistenza e lotta antifascista. In quegli anni, il regime fascista italiano distrusse, con inaudita violenza, la rete di organizzazioni, associazioni, istituzioni e unioni slovene (e croate) che operavano in campo politico, nazionale, culturale, educativo, scolastico, economico, sportivo, sociale e religioso. Dal tragico destino di sloveni e croati nel Litorale e in Istria nacque la lotta contro il fascismo e per la sopravvivenza del popolo. L’attività passò alla clandestinità. Gli appartenenti al popolo sloveno e a quello croato, che erano cittadini italiani, si ribellarono al regime fascista che aveva pianificato la cancellazione della loro presenza nel territorio dell’allora Regno d’Italia. Questa è la storia del nostro passato prossimo. Questa è la storia della resistenza antifascista e della lotta degli sloveni e dei croati. Questa è la storia dell’organizzazione segreta Borba (“Lotta”), attiva negli anni 1927-1930. Questa è la storia, che si è conclusa il 6 settembre 1930 con la fucilazione di quattro eroi nell’allora poligono di tiro nel paese di Basovizza, nel comune di Trieste. Questa è la storia dell’organizzazione Borba, parte del movimento antifascista del Litorale tra le due guerre. Questa è una storia, che è parte della storia slovena, croata, italiana ed europea. Nel libro troviamo eventi che si sono succeduti dal 1918 in poi: l’arrivo dell’Italia (con l’inclusione di circa 550.000 sloveni e croati nello stato italiano), il rogo del Narodni Dom a Trieste, la violenza delle squadre fasciste, il periodo di attività legale 1918-1927, il passaggio all’attività illegale segreta, la nascita, crescita e azione dell’organizzazione segreta Borba nel contesto più ampio del movimento nazionale rivoluzionario TIGR, il primo processo a Trieste nel settembre del 1930, la fucilazione di V. Gortan a Pola e dei quattro eroi a Basovizza, gli echi internazionali in Europa e nel mondo, la promozione del ricordo dell’antifascismo, oggi un valore dell’Unione Europea e il nome di Basovizza come simbolo della resistenza e della lotta antifascista. La storia la fanno le persone. Per questo, il libro insiste sul ruolo dell'individuo e dei gruppi organizzati di persone. Allora, i giovani si ribellarono con coscienza e decisione alla violenza fascista. Perciò abbiamo voluto mostrare i volti degli eroi fucilati e dei loro compagni e tovariši. La resistenza fu portata avanti da giovani, provenienti da Trieste e dintorni, dal Carso, da Gorizia e dintorni, dall’Istria e da tutta la Primorska occupata. La ribellione ha richiesto un costo molto alto, pagato in prima persona dai protagonisti della lotta e dalle loro famiglie. Si trattava di veri drammi famigliari. Per questo motivo nel libro sono riportate le memorie dei combattenti e loro brevi descrizioni, in modo da conoscerli meglio. Accanto alle memorie troviamo anche testimonianze di compagni, alleati, famigliari, amici, compaesani e parenti. Così prendono vita davanti a noi, ci appaiono più chiaramente. Erano giovani che venivano dalle fila di disciolte organizzazioni giovanili, educative, sportive e studentesche. La loro resistenza e la loro lotta non sono state vane. Noi viviamo nella libertà anche per merito loro. Perciò è giusto conservare la memoria della loro ribellione e del loro sacrificio per un mondo migliore, per la coesistenza, la sopravvivenza del popolo sloveno con le sue parole, canzoni e la sua cultura. Il ricordo di eventi macchiati di sangue si trasformi in dialogo tra persone, vicini, popoli.

To spletno mesto uporablja piškotke za izboljšanje vašega brskanja in zbiranje informacij o uporabi spletnega mesta. Z nadaljevanjem brskanja se strinjate z uporabo piškotkov. Več