La Slovenia durante la seconda guerra mondiale

In Slovenia, la Seconda Guerra Mondiale iniziò il 6 aprile 1941, quando Germania e Italia attaccarono la Jugoslavia. Dopo la sconfitta dell'esercito jugoslavo, la Slovenia fu divisa tra quattro occupanti: Germania, Italia, Ungheria e, solo in piccola parte, lo Stato Indipendente di Croazia. Il regime occupante perpetrò violenze contro la popolazione (uccisioni, arresti, internamenti, espulsioni) con l'obiettivo di distruggere gli sloveni come popolo e nazione. La risposta fu la creazione di un movimento di resistenza guidato dal Fronte di Liberazione. A esso aderirono organizzazioni di ogni orientamento politico e sociale, tra cui il Partito Comunista, che combatterono con l'obiettivo e il piano di cambiare radicalmente la società e l'amministrazione del potere statale. Oltre agli occupanti e ai combattenti della resistenza, durante la guerra in Slovenia operò un terzo gruppo: la Guardia Nazionale, formata da collaboratori degli occupanti contro il movimento di resistenza. Nel maggio 1945, alla fine del conflitto, il Fronte di Liberazione e con esso il Partito Comunista presero il potere politico.

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